Gian Vincenzo Gravina
Giovanni Vincenzo Gravina (Roggiano Gravina, 20 gennaio 1664 – Roma, 6 gennaio 1718) è stato un letterato e giurista italiano, nonché uno dei fondatori dell'Accademia dell'Arcadia.
Discendente da una rispettata famiglia, ricevette la sua formazione dallo zio da parte materna Gregorio Caloprese, il quale era conosciuto come poeta e filosofo, dopo la quale Gravina fu a Napoli dove studiò diritto canonico a lungo. Nel 1689 si recò a Roma, dove sotto l'influenza della regina Cristina di Svezia fu co-fondatore del circolo letterario Accademia dell'Arcadia. In questo associazione si svilupparono ben presto due diverse tendenze: quella dello stesso Gravina, basata sui modelli di Dante e Omero e quella più moderata di Crescimbeni, che si rifaceva al Petrarca. A causa di questo diverbio Gravina uscì dall'accademia nel 1711 e fondò l' Accademia dei Quinti.
Gravina scoprì il poeta e librettista Pietro Metastasio, al quale fornì un'ottima formazione letteraria. Questi divenne anch'esso un eccellente membro dell' Accademia dell'Arcadia. Gravina nel 1701 scrisse un libro, con un requisito essenziale: Il buonsenso, egli intuì che le norme in un ordinamento devono essere poche e che quelle poche norme devono essere razionali. Pone quindi un freno alla eccessiva produzione forense, dando una clamorosa picconata al diritto comune.
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